Cesano Boscone – Trasporto disabili: “Serve l’aiuto di tutti!”

Cesano Boscone (3 ottobre 2011) – “Il fondo nazionale per le politiche sociali tagliato dell’82,7% rispetto al 2010. Le risorse destinate alle amministrazioni regionali passate da 380 milioni dell’anno scorso a zero quest’anno. Cancellato, con la manovra 2011, ogni stanziamento del Fondo per la non autosufficienze, che nel 2010 era intorno ai 400 milioni e quello della famiglia, passato da 350 milioni del 2008 a poco più di 52 nel 2011. Se non si conosce la disastrosa situazione nella quale sono stati messi gli enti locali, non si comprende fino in fondo perché alcuni servizi sono stati inevitabilmente ridimensionati e insistiamo affinché altri soggetti istituzionali, come la Provincia, facciano la loro parte”. L’assessora alle Politiche sociali Lilia Di Giuseppe non si sottrae a dare spiegazioni sulla scelta che il Comune di Cesano Boscone è stato costretto a prendere ridimensionando il trasporto rivolto alle persone diversamente abili.
“Prima dell’estate – spiega la vicesindaco – e anche recentemente abbiamo incontrato e spiegato alle famiglie quale fosse la situazione e che non avremmo più potuto rinnovare l’appalto alla cooperativa che trasportava quotidianamente quarantaquattro persone diversamente abili. Avevamo messo a disposizione anche la figura di un accompagnatore, per una spesa annua complessiva di circa 120.000 euro. Di fronte al taglio dei fondi non ci siamo arresi e abbiamo bussato a tutte le porte possibili, affinché si potesse trovare una soluzione sia sul piano istituzionale sia su quello della solidarietà e dell’aiuto reciproco”.
Per esempio, già dal settembre del 2010 le mamme e i papà di ragazzi che frequentano istituti superiori hanno accettato il percorso solidaristico proposto dall’Amministrazione comunale, collaborando a progetti di mutuo-aiuto. Più complicata è invece la situazione negli altri casi.
“Oltre a chiedere un ruolo attivo delle famiglie, laddove possibile – sottolinea Lilia Di Giuseppe – abbiamo messo a disposizione i due autisti del Comune. Siamo andati dall’assessore provinciale ai trasporti Giovanni De Nicola che ci ha rimandato all’assessore alle politiche sociali Massimo Pagani, la cui segreteria ci ha spedito dall’assessora all’Istruzione Marina Lazzati, alla quale, insieme all’assessora Sonia Longo di Corsico abbiamo chiesto un incontro. E tutte le volte siamo andati e andremo con una delegazione di famiglie che vivono quotidianamente il problema. Intendiamo, inoltre, scrivere alla Commissione sociale provinciale perché la questione non può e non deve essere nascosta sotto il tappeto e ciascuno deve prendersi le proprie responsabilità, mettendo in atto azioni e collaborazioni che rientrino tra la proprie prerogative”.
Intanto il Comune ha deciso di proseguire la sua azione di aiuto alle famiglie agendo su due fronti: sostenendo, attraverso i servizi sociali, le persone più bisognose e attivando nuovi progetti. Proprio alcuni giorni fa il sindaco e la sua vice hanno presentato un progetto (“Mobilità gratuita”) per ottenere un pulmino sempre per il trasporto delle persone diversamente abili o anziane. Sarà la disponibilità dei commercianti e degli imprenditori della zona a permettere il decollo di questa iniziativa. E alcuni di loro si sono già fatti avanti. Per le famiglie che hanno dovuto ricorrere, per il trasporto del proprio familiare, a cooperative preposte a questo genere di servizio, laddove sono state chiamate a contribuire in prima persona con cifre anche onerose per alcuni, il Comune si è messo a disposizione per la valutazione di un eventuale contributo economico finalizzato ad integrare la spesa, ovviamente a seguito di una valutazione socio familiare ed economica come per qualunque altra richiesta.
Però, visto il quadro dei conti e i continui tagli al sociale, le cose non potranno che peggiorare e a farne le spese saranno sempre e soprattutto le persone con difficoltà. Un esempio su tutti: se oggi, attraverso il Piano di zona, è prevista una compartecipazione dei Comuni per l’accesso ai Centri diurni (che costano 16 euro al giorno per chi frequenta prima del 2007 e 36 euro per gli altri), dall’anno prossimo il contributo potrebbe venir meno.
Per completare il quadro degli sforzi dell’Amministrazione comunale cesanese nei confronti delle persone diversamente abili, oltre al trasporto degli studenti di primarie e secondarie di primo grado e l’assistenza scolastica, occorre considerare quella domiciliare con 35.600 euro dati a 17 famiglie nel primo semestre dell’anno, al quale vanno aggiunti altri 26.240 in voucher a favore di ulteriori 25 nuclei con disabili.
CTR Comunicazione

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