Basiglio, 15 settembre 2011 Uno sciopero “bianco” degli sportelli anagrafe e stato civile, per protestare contro gli effetti della Manovra finanziaria senza provocare disagi ai cittadini. Questa la singolare formula con cui il Comune di Basiglio, recentemente balzato alla ribalta delle cronache nazionali come quello i cui residenti pagano più imposte pro capite in Italia (9.774 euro di Irpef nel 2009), partecipa allo sciopero nazionale proclamato dall’Anci per protestare contro i nuovi tagli dei trasferimenti agli Enti locali introdotti dall’ultima Finanziaria.
“Ho comunicato al Prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, che il Comune di Basiglio non è più in grado di garantire i servizi demografici ai cittadini – spiega il Sindaco, Marco Flavio Cirillo – e oggi ho chiuso “simbolicamente” l’ufficio anagrafe e stato civile, che sono servizi delegati dallo Stato per i quali il nostro Comune non riceve risorse finanziarie, pur dovendo destinare a queste funzioni del personale che potrebbe essere destinato ad altro”.
Una scelta, quella dello “sciopero bianco”, dettata dalla necessità di non creare disservizi ai cittadini, “ai quali deve essere chiaro che i Comuni non rappresentano la “casta”, ma una parte della Pubblica Amministrazione che lavora seriamente per fornire servizi e prestazioni di qualità sempre più alta. – prosegue il Sindaco Cirillo – Purtroppo quest’ultima Finanziaria rende impossibile raggiungere i nostri obiettivi, aggravando ulteriormente il paradosso di Basiglio, che pur essendo primo Comune in Italia per Irpef pro capite versata dai residenti è già oggi fanalino di coda per i trasferimenti storici ricevuti dallo Stato, che si limitano a 40 euro per ogni abitante”.
I tagli previsti dalla Manovra e l’introduzione del “contributo di solidarietà”, che a Basiglio colpirà l’1,5% dei contribuenti, cioè una percentuale della popolazione 20 volte superiore al resto d’Italia – dove i contribuenti interessati saranno lo 0.075% – faranno infatti ulteriormente aumentare la distanza tra le imposte versate dai cittadini e i trasferimenti dallo Stato al Comune. E questo “nonostante già oggi solo sette Comuni in Italia ricevano meno risorse da Roma di quante ne riceva Basiglio, dove la conseguenza sarà il rischio di non riuscire più a garantire nemmeno i servizi essenziali” conclude il primo cittadino.
Ufficio stampa Comune di Basiglio
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