Milano, 11 dicembre 2012. “Oggi in Lombardia ci sono oltre un milione di stranieri, un quarto del totale nazionale, concentrati prevalentemente nelle province di Milano, Brescia e Bergamo. Un insieme di persone prezioso, soprattutto per il contributo demografico e lavorativo, ma anche critico, perché costringe a ripensare le nostre politiche in vari ambiti”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Carolina Pellegrini, intervenendo, questa mattina, a Milano, all’apertura dei lavori, nell’ambito della presentazione del ‘XVIII Rapporto sulle migrazioni 2012’, secondo il quale, al 1 gennaio 2012, per la prima volta in Italia la crescita della presenza straniera è sostanzialmente pari a zero. Nel complesso, infatti, vi sarebbero solo circa 27.000 presenze in più rispetto al 1 gennaio 2011, che, in termini percentuali, si traduce in un incremento dello 0,5 per cento. All’appuntamento, organizzato dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità), sono intervenuti, fra gli altri, Mariella Enoc (presidente Fondazione Ismu) e Vincenzo Cesareo (segretario generale Fondazione Ismu).
NO AL MULTICULTURALISMO, SÌ AL METICCIATO – “Dobbiamo prendere atto che il fenomeno migratorio c’è e fa parte della storia – ha
sottolineato l’assessore – e dobbiamo renderci conto che, per affrontarlo al meglio, non si possa più parlare solo di tolleranza e società multiculturale. Non mi piace il termine tolleranza, di ‘giacobina memoria’, che tende a ghettizzare l’individuo. Noi dobbiamo parlare di ‘meticciato’ inteso come intreccio fra più culture per un arricchimento reciproco, spingendo per un approccio educativo che vada in due direzioni: da un lato integrando chi decide di vivere nel nostro Paese attraverso la trasmissione della nostra lingua e dei nostri valori, dall’altro educando noi stessi a essere aperti all’altro in un atteggiamento di accoglienza e scambio positivo di valori”.
IDENTITÀ FORTE PER APRIRSI ALL’ALTRO – L’assessore ha spiegato quanto influisca la nostra identità sul modo di accogliere chi
arriva nel nostro Paese. “Per capire e accogliere l’altro, dobbiamo fare i conti con noi stessi – ha detto – più siamo consapevoli della nostra identità e dei nostri valori più non abbiamo paura di aprirci all’altro e accoglierlo, comprenderlo e farlo entrare nella nostra comunità. Solo così si arriva a una società, che diventa un ‘meticciato di cultura’, che consiste in sinergie e interazioni. Se non facciamo cultura da questo punto di vista rischiamo di mettere in campo una serie di politiche, anche positive, ma che prendono solo atto di una diversità e di un fenomeno che noi dobbiamo certamente contenere e regolare, ma che, a lungo andare, può implodere. Ecco perché sono convinta che il ‘multiculturalismo’ sia fallito”.
IL CONTRIBUTO REGIONALE – L’assessore Pellegrini ha ricordato le politiche messe in atto da Regione Lombardia. “Grazie a contributi importanti come quelli della Fondazione Cariplo e di altri enti – abbiamo potuto realizzare negli anni progetti di
alta rilevanza educativa in tema di immigrazione, con una speciale attenzione alla questione linguistica e dell’educazione civica. Già da quasi cinque anni è attivo il progetto ‘Certifica il tuo italiano’, che permette agli immigrati non solo di
partecipare gratuitamente a corsi d’italiano, ma anche di vedere ufficialmente riconosciuto il livello di competenza linguistica
raggiunto. Tra le altre iniziative anche ‘Telefono Mondo’, che, da quasi vent’anni, aiuta gratuitamente gli stranieri a
orientarsi tra servizi, enti e procedure amministrative italiane, e il progetto ‘Radici’, dedicato al tema dell’alloggio e dell’abitazione”.
Ufficio stampa Regione Lombardia
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