Opera – Nuovo stop all’Outlet

OPERA (27 Novembre 2012) – Ancora una battuta di arresto per la megastruttura che l’Amministrazione Comunale di Locate Triulzi caldeggia alle porte di Opera. La richiesta di rilascio dell’autorizzazione commerciale per la grande struttura di vendita prevista nelle aree dismesse della Saiwa e della Siva, nel cuore del Parco Agricolo Sud Milano, è stata dichiarata oggi inammissibile ed i proponenti, della Locate District, dovranno ripresentarla dopo l’ulteriore bocciatura per la mancanza di documentazione.
Non è la prima volta che l’Outlet osteggiato dal Comune di Opera, dall’Unione del Commercio e dalla nuova Giunta del Comune di Pieve Emanuele, perde terreno ed altri preziosi mesi in una corsa forsennata alla ricerca di convergenze trasversali e soluzioni ai problemi.
In realtà sin dalle prime voci che riguardavano la mega struttura, tra le più grandi d’Europa nel suo genere, il Comune di Locate si era detto irremovibile sulla scelta fatta. “Vai pure in conferenza dei servizi e di che sei contrario – dice oggi il Sindaco operese Ettore Fusco riferendosi a quanto gli disse il suo collega di Locate Severino Preli – tanto la faremo ed i problemi della viabilità del sud Milano non dobbiamo risolverli noi!”
Così, preso in parola dal Sindaco operese, il primo cittadino di Locate ha dovuto ingoiare non pochi bocconi amari visto le numerose bocciature nei vari ambiti istituzionali coinvolti. Non ultimo, probabilmente, quello di oggi in sede di autorizzazione amministrativa che ha preso in considerazione le richieste dell’Unione del Commercio, da discutere in sede di Valutazione Impatto Ambientale dove si attende un altro scoglio difficilmente eludibile dai tecnici comunali locatesi e dall’esercito di professionisti dell’operatore che propone la maxi struttura commerciale.
Intanto, tra negozi che chiuderanno e viabilità al collasso il Sindaco Fusco della confinante Opera ha chiesto al proponente di non ripresentare più alcuna domanda, nel suo stesso interesse.
“Grazie alle nostre opposizioni motivate – afferma proprio Ettore Fusco – abbiamo già ottenuto dei progressi qualora dovesse andare in porto la mega struttura. Il raddoppio della Valtidone dalla seconda all’ultima uscita di Opera, una rotonda sulla Vigentina all’intersezione con la strada provinciale 124, la sistemazione di un’altra rotonda già esistente ma sottodimensionata e l’ampliamento della Via San Francesco fino al confine con Locate”.
Ma secondo il primo cittadino di Opera restano ancora troppi nodi da sciogliere. La Vigentina infatti attraversa anche il centro abitato del Dosso Cavallino, località operese al confine con Pieve Emanuele, e non è in alcun modo ampliabile né tanto meno percorribile dai numerosi veicoli che si prevede possano visitare l’Outlet.
“Sono stati previsti quattro mila posti auto nella struttura, anche su più livelli – conclude il Sindaco Fusco – ma tutte queste auto da dove passeranno? E se facessimo anche noi come Locate che, dopo avere chiuso i passaggi a livello, adesso vieta il transito alle auto provenienti da sud per evitare che attraversino il paese anziché incolonnarsi sulla Valtidone per andare a Milano? E se un pievese volesse ancora andare a Milano, oppure un operese usufruire della Vigentina per andare in piscina a Lacchiarella? O ancora portare i bimbi al Mc Donald di Binasco? Possibile che non si rendono conto che di fatto non solo impediscono ai nostri cittadini di circolare senza fare ore di coda nel traffico ma addirittura sarà impossibile per gli stessi operatori dell’Outlet ricevere i propri clienti che, forse, una volta proveranno a raggiungere l’ambita meta, ma che difficilmente ci riproveranno dopo una simile esperienza”.
Ufficio stampa Comune di Opera

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