Opera – Sindaco e polizia locale sventano un tentato furto di camion

OPERA (18 settembre 2012) – Ben duecentomila euro, il valore dell’automezzo che per un soffio non è finito nelle mani di una banda bene organizzata nei furti di camion. E se il grosso mezzo con un carico di uva ed una motrice nuova della Scania si è salvato da questo destino il merito è da attribuire alla collaborazione tra Polizia Locale, Carabinieri, vigilanza privata, cittadini, aziende e persino il sindaco. L’unione fa la forza, si usa dire, ed è proprio questo il caso di un singolare episodio avvenuto domenica mattina a Opera nei pressi della piattaforma ecologica.
L’allarme è stato dato proprio dal Sindaco Ettore Fusco che poco prima delle 13 notava accanto al mezzo in sosta in Via Fornace Cavallino sei persone con una sola autovettura ferma in sosta.
“Il fatto mi è sembrato strano – ha detto il primo cittadino – poiché troppe persone, in quell’area deserta, con una sola auto, non dovevano esserci”.
Subito è partita la chiamata alla pattuglia della Polizia Locale che in pochi minuti è giunta sul posto mettendo in fuga i malviventi che, nel frattempo, avevano forzato la portiera del camion e divelto il bloccasterzo. Sono bastati pochi istanti per scappare, alcuni a piedi ed altri in auto rischiando anche di travolgere un agente e la giulietta della polizia locale. In mezzo alle industrie, saltando cancelli e muri di cinta, i fuggiaschi appiedati, ed in auto attraversando tutto il paese ad alta velocità, gli altri delinquenti.
Mentre la punto con i fuggitivi a bordo bruciava tre semafori con il rosso, la pattuglia della locale rallentava in Città per non mettere a repentaglio altri automobilisti ed i pedoni.
All’uscita da Opera l’auto in fuga prendeva la Valtidone in direzione Pavia ingannando gli agenti che si dirigevano invece verso le tangenziali, dove solitamente fuggono le auto inseguite ma, capito immediatamente l’errore, facevano inversione e si rimettevano all’inseguimento sulla giusta strada.
E grazie alla segnalazione telefonica di un cittadino giungevano allo Zerbo dove l’auto si era infilata nelle vie della zona industriale percorrendo la rampa di accesso alla Strada Provinciale in senso opposto a quello di marcia.
La manovra, pericolosa e forse ingiustificata, doveva evidentemente servire a depistare gli inseguitori che a quel punto, con la collaborazione dei Carabinieri ed un auto della vigilanza privata si mettevano alla vana ricerca dell’auto presidiando l’unica via di accesso oltre quella che porta alle campagne ed alla pista ciclabile che collega Opera a Noverasco e che, forse, ha rappresentato proprio la via di fuga.
E nel frattempo, pochi minuti dopo l’evento, è giunto sul posto anche il reparto della Scientifica, l’ultimo nato nel comando della locale operese, per raccogliere prove, rilevare impronte ed analizzare tutto ciò che potrebbe essere utile alle ricerche, compreso le confezioni di cibo e bibite che i malviventi stavano consumando e la mappatura delle telecamere che adesso sono al vaglio degli agenti che svolgono l’indagine.
“Non ci fermiamo dinanzi a nulla – il commento del Sindaco Fusco – da noi i malviventi hanno le ore contate grazie alla collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e soprattutto con i nostri concittadini che hanno un forte senso civico ed un provato sentimento di appartenenza ad una comunità che non teme il confronto con i delinquenti, anzi li ostacola quando ne avverte la presenza chiamando immediatamente la pattuglia della nostra forza di polizia il cui numero è oramai memorizzato nei cellulari di tutta Opera”.
Ancora, nella mattinata di domenica, era già stato sventato un reato ambientale di scarico rifiuti ingombranti in una piazzola di sosta, ed un furto in discarica da parte di due profughi del Ghana residenti a Pieve Emanuele nel Residence Ripamonti.
Ufficio stampa Comune di Opera

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