Milano – Temperature record: al via piano anti-caldo per l’ambiente

OPERA – (23 agosto 2012) – Contro l’ondata di calore che imperversa al centro-nord, il Comune di Opera corre ai ripari per salvare la vegetazione che lo rende uno dei comuni più verdi del sud Milano. In questi giorni, infatti, è partito il piano anti-siccità che prevede, attraverso una forte collaborazione con l’azienda che si occupa della gestione del verde e l’intervento straordinario dei mezzi comunali, un maggiore numero di irrigazioni. Nel frattempo, però, in alcune aree la canicola ha già provocato alcuni problemi alla vegetazione, soprattutto quella non autoctona e meno adatta al clima del territorio. Per questo, gli esemplari da rimuovere saranno sostituiti con altri più idonei dall’azienda incaricata della manutenzione del verde, senza gravare sulle casse del Comune, come da contratto.
“Opera è una cittadina che può vantare un elevato standard di verde – spiega il primo cittadino Ettore Fusco – una qualità frutto anche dell’attenzione che da sempre dedichiamo all’ambiente che ci circonda. Proprio per questo motivo, in questo periodo di particolare sofferenza anche per le piante, abbiamo adottato dei provvedimenti precisi per aumentare l’irrigazione di parchi, aiuole e alberi”. Oltre a più passaggi da parte dell’azienda che si occupa della manutenzione del verde è stata rispolverata una vecchia botte del comune che, grazie all’impiego della squadra manutenzione, si occupa di innaffiare alberi e piante sistemate nelle aiuole cittadine in sofferenza a causa del caldo. Inoltre, nuove zone solitamente non innaffiate, sono rientrate nell’elenco delle aree da bagnare. “Fino ad ora il piano
salvataggio che abbiamo messo in atto ha permesso di non registrare gravi danni – prosegue Fusco – le poche piante che non hanno sopportato questo periodo sono alcune di quelle più giovani che poco si prestano al nostro clima e che, in futuro, eviteremo di piantare. Un esempio sono alcune piante nell’area cani dello Zerbo, dei carpini provenienti da un trasferimento dalla Via San Francesco alcuni anni or sono, morti tutti, uno dopo l’altro, nel corso degli anni. Oppure ancora le uniche tre piante uguali, tra oltre cento alberi, sempre allo Zerbo, nell’arera giochi. E poi quegli alberi, come alcuni meli e ciliegi da fiore in Via Moneta, messi a dimora da pochi anni in aiuole ristrette tra carreggiata e marciapiede. Ma questi, come altre piante della Città sono solo secche e ciò non significa siano morte”.
Infine c’è da fare i conti con un altro problema, legato al maltempo, che ogni anno è causa di danni. Un esempio sono i pioppi cipressini che, nel corso dell’ultima burrasca di luglio sono caduti in Via Marcora, ben sei piante, invadendo pericolosamente la carreggiata oppure il vecchi pioppo caduto allo Sporting Mirasole che ha abbattuto la recinzione metallica e distrutto un’automobile in sosta. Alberi quindi che, per la conformazione o l’età avanzata, diventano pericolosi per cose e persone e di cui non è possibile ignorare la potenziale pericolosità.
Nessun problema invece alle querce del viale dinanzi l’Abbazia di Mirasole. Le giovani piante, messe a dimora in sostituzione dei vecchi pioppi, hanno resistito tutte e godono di ottima salute grazie anche agli interventi straordinari loro dedicati.
Ufficio stampa Comune di Opera

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