OPERA (9 agosto 2012) – Due profughi sono stati fermati dalla Polizia Locale di Opera, dopo essere stati pizzicati dal Sindaco all’interno di una proprietà comunale oltre l’orario di chiusura. Dopo il loro riconoscimento i due sono stati denunciati a piede libero. Il fatto è avvenuto nel tardo pomeriggio di una calda giornata d’agosto, intorno alle 19.30 Quando in pochi minuti la pattuglia è arrivata sul posto i due hanno tentato la fuga ma sono stati immediatamente fermati dagli agenti della Locale. Non avendo
con se i documenti sono stati portati al comando di via Dante per la loro identificazione. Dopo i controlli, i due di 35 anni, O.A e O.P, sono risultati in possesso dello status di Profugo Libico con domicilio nella vicina Pieve Emanuele.
“Lo diciamo da quando sono arrivati a Pieve, nella primavera del 2011, che non accettiamo i profughi sul nostro territorio, soprattutto se questi passano le proprie giornate a delinque o ad effettuare reati contro il patrimonio – commenta il Sindaco di Opera, Ettore Fusco – Ci avevano garantito che in tre settimane, terminata l’emergenza libica, sarebbero stati rimpatriati o almeno spostati e, invece, a distanza di tempo ed a guerra finita sono ancora qui, pronti a infrangere le nostre regole. Ma noi ci siamo e come avevamo promesso, all’arrivo della carovana dei profughi al Residence Ripamonti, denunciamo chiunque commetta reati in casa nostra”.
Da Opera è infatti scattata per i due profughi la denuncia per intrusione in pubblico ufficio, inoltre la segnalazione è stata trasmessa alla Prefettura ed all’ufficio incaricato della gestione dei profughi in provincia di Milano ed ora si attendono i provvedimenti contro i due a cui dovrebbe essere rigettata la richiesta di asilo politico.
Non si tratta comunque di un caso isolato, già nel mese di ottobre, infatti, la Polizia Locale di Opera aveva denunciato un altro profugo che, in evidente stato di ebbrezza, rovistava sempre nella piattaforma ecologica. Un fenomeno, questo dei furti in discarica, non limitato ai nordafricani ospiti del Residence Ripamonti da un anno e mezzo, che non solo riduce gli effetti del lavoro degli operesi per la differenziazione del rifiuto ma si trasforma, anche, in un problema per l’ambiente. Infatti dall’area ecologica vengono asportati spesso rifiuti pericolosi per poi abbandonarli sul territorio inquinandolo gravemente. “Si pensi ad esempio ai computer, televisori ed alle batterie esauste delle auto, che noi raccogliamo in piattaforma – spiega il Sindaco Ettore Fusco – e gli zingari invece portano via ed utilizzano per guardare il televisore nei campi abusivi per quattro o cinque giorni ma che poi abbandonano in qualche roggia o area di campagna”.
Ufficio stampa Comune di Opera
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