OPERA (7 agosto 2012) – Energia rinnovabile prodotta nel Parco Sud? Si, ma con prudenza. Il Sindaco di Opera, componente del consiglio direttivo del Parco Agricolo Sud Milano pone l’attenzione su una questione che, negli ultimi tempi, ha particolarmente interessato l’Ente: le fonti di energia alternative. E mette dei veti sull’uso incondizionato del suolo nel più grande polmone verde dell’hinterland milanese.
“Sono più che convinto della necessità di ricorrere ad energie nuove, pulite e capaci di ridurre la nostra dipendenza dall’utilizzo di combustibili fossili – spiega il primo cittadino di Opera, Ettore Fusco – ma non bisogna dimenticare l’elemento fondante del parco: la sua vocazione agricola. Proprio questa sua caratteristica potrebbe avere impatti negativi con l’utilizzo dei nuovi impianti. Per questo, occorrono regole certe che ne disciplinino l’uso”.
Oltre ad una questione estetica e le ripercussioni paesaggistiche che un utilizzo sregolato delle nuove tecnologie potrebbe avere sul parco, il sindaco Fusco pensa all’ambiente in senso stretto e alle conseguenze che potrebbero compromettere irreparabilmente le aree naturalistiche, verdi e acquifere. Perciò, recependo le linee guida generali, nel comune di Opera fissa dei paletti per tutti coloro che intendono ricorrere all’energia pulita. “Il principale obiettivo è quello di evitare la frammentazione di porzioni di territorio verde – spiega il Sindaco Fusco – questo per due motivi. Il primo per perseguire e garantire la sostenibilità ambientale, paesaggistica e agrotecnica di ogni intervento; secondariamente per evitare di erodere terreno fertile dedito all’attività agricola produttiva. Sottrarre suolo al solo scopo di produrre energia, sebbene pulita, denoterebbe una mancanza di lungimiranza e pianificazione delle risorse”. Infatti, il settore energetico e quello della ricerca sono in continua evoluzione tanto da registrare, nel breve periodo, cambiamenti importanti negli strumenti per la produzione di megawatt. Per questo, non solo è fondamentale diversificare la produzione ma occorre permettere ad agricoltura ed energia di convivere. “La produzione energetica – prosegue il Sindaco – potrebbe diventare un’integrazione economica dell’attività agricola senza, però, che si snaturi il fondamentale rapporto fra terra e produzione alimentare”.
Partendo da questi presupposti, nonostante le continue richieste avanzate dalle aziende agricole o dai proprietari di terreni di far ricorso alle energie alternative, in particolar modo all’uso di fotovoltaico, il primo cittadino preferisce indirizzare l’utilizzo di nuovi impianti “puliti” in aree industriali o commerciali oppure in aree dismesse o ancora su arredi urbani e infrastrutture di nuova concezione.
Niente pannelli a terra, quindi, se non in alcune zone ben delimitate e che non abbiano alcun impatto sul verde, sulla flora e fauna locale ed anche sulle bellezze artistiche che costituiscono il parco. “Incentiviamo, invece, gli impianti cosiddetti di copertura – spiega il sindaco – sempre che questi non vadano ad intaccare l’aspetto paesaggistico. Ovviamente, a Opera, l’utilizzo di
pannelli solari o fotovoltaici sarà vietato su edifici storico-monumetali”.
Ufficio stampa Comune di Opera
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