Lombardia. Spending review, Cattaneo:nel 2012 no tagli a tpl

Milano, 01 agosto 2012. “Il testo della spending review approvato ieri dal Senato introduce novità che migliorano di molto la
situazione: per il trasporto pubblico locale lombardo non ci saranno tagli significativi, almeno per il 2012”. Lo ha detto
l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, durante la seduta odierna della V Commissione consiliare, presieduta dal consigliere Rienzo Azzi.
“Le riunioni che si sono tenute a Roma – ha spiegato Cattaneo – il costante lavoro tecnico e l’appello che abbiamo rivolto al
Governo hanno prodotto il risultato sperato e richiesto a gran voce da tutte le Regioni”.
SOLUZIONE DEFINITIVA – L’assessore ha tuttavia sottolineato che “occorre trovare una soluzione definitiva per il funzionamento
del trasporto pubblico locale nei prossimi anni”. “Abbiamo ribadito in ogni modo – ha spiegato – l’insostenibilità di una manovra che, nelle prime formulazioni, avrebbe messo in serio rischio il Tpl. A Roma se ne sono accorti e hanno fatto marcia indietro. Oggi possiamo dire che la nostra battaglia per salvare i fondi ha avuto successo. E questo non potrà che far piacere ai pendolari e ai cittadini”.
LE ALTRE REGIONI – Cattaneo ha inoltre aggiunto che “da quando si è iniziato a parlare di tagli alle ferrovie, ovvero dall’estate 2010, molte Regioni hanno scelto di sopprimere servizi o addirittura chiudere intere linee, mentre la Lombardia ha continuato a potenziare le corse”.
A giugno 2012 il Piemonte ha chiuso 11 linee (460 km, pari al 24 per cento della propria rete, che coinvolge 6000 viaggiatori al
giorno, a fronte di un risparmio non superiore a 15 milioni di euro sui 230 del valore del contratto); Abruzzo e Molise avevano già fatto lo stesso con la trasversale appenninica Sulmona-Isernia, come pure Campania e Puglia che hanno ridotto linee e servizi, mentre la Liguria ha effettuato un taglio dell’11 per cento della produzione in poco più di un anno. In Valle d’Aosta, Sicilia e Sardegna, invece, il contratto Trenitalia è ancora in capo allo Stato.
Nei giorni scorsi Trenitalia aveva annunciato importanti tagli in tutte e tre le Regioni a partire dal 29 luglio, in quanto lo
Stato non era in grado di garantire il completo pagamento del contratto. Con il Decreto Legge 83/2012 (Decreto sviluppo) sono
stati stanziati 200 milioni per salvare dal dissesto finanziario le ferrovie regionali della Campania (come la Circumvesuviana) e
altri 40 per consentire il passaggio dallo Stato alle Regioni delle Ferrovie del Sud-Est della Puglia e delle Ferrovie della
Calabria. “Mentre si rischiava di mettere in ginocchio il Tpl – ha concluso Cattaneo – si cercava di sanare le inefficienze
causate da gestioni inadeguate da parte di altre Regioni”.
Ufficio stampa Regione Lombardia

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