Lombardia. Bresciani,con nuovo sito on line la sanità 2.0

Milano, 18 luglio 2012. La versione 2.0 dell’Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia è iniziata ufficialmente oggi, con l’ingresso sul web del nuovo sito internet www.lucianobresciani.it, disponibile anche sotto il dominio .com (www.lucianobresciani.com).
SANITÀ SUL WEB – On line tutte le novità della sanità in Lombardia, a partire dalla possibilità di leggere o scaricare le interrogazioni o mozioni inerenti il tema della salute e trattate in Consiglio regionale, per proseguire con le delibere approvate dalla Giunta regionale (il giorno successivo alla seduta) ma anche vedere o scaricare le foto in alta definizione o gli ultimi commenti sul mondo della Sanità e i video correlati.
“Un modo nuovo per dire al cittadino che finanzia il sistema della salute cosa facciamo – ha spiegato l’assessore Bresciani – e per offrire la massima trasparenza: una nuova finestra sul mondo della sanità, poco virtuale e molto concreta”.
VIDEO CLIP ISTITUZIONALE – La sanità lombarda, le sue eccellenze, le alleanze con i sistemi sanitari internazionali, i progetti di cooperazione, sono anche i temi sviluppati da un video realizzato dalla piattaforma Ovo, che viene proposto non solo sul sito dell’assessore Bresciani e su tutti i principali quotidiani on line. Il videoclip sarà utilizzato anche come biglietto da visita per presentare il sistema della sanità lombarda a convegni, workshop, incontri e in tutte le occasioni istituzionali.
“Per favorire il dialogo con i cittadini – ha continuato l’assessore regionale – abbiamo inoltre creato una casella di posta elettronica dedicata ai commenti e ai consigli della gente, che potrà così scriverci e condividere con noi pregi e difetti del sistema sanitario lombardo”.
‘UNA MELA AL GIORNO’ SU SOCIAL NETWORK – E’ stata aperta anche una fun page su Facebook, tra i principali social network ormai
diffusi anche in Italia, dedicata alla rubrica radiofonica ‘Una mela al giorno’, di cui l’assessore Bresciani è ospite fisso.
Insieme a lui, ogni settimana, esperti e professionisti si alternano ai microfoni per offrire suggerimenti su un appropriato stile di vita.
La presentazione del nuovo sito internet è stata anche l’occasione per indicare le priorità inserite nell’agenda di lavoro dei prossimi mesi.
TICKET – “Vorrei i nostri cittadini non pagassero più il ticket regionale – auspica l’assessore Bresciani – in quanto, prima,
serviva a fare in modo che si rendessero conto dei costi delle prestazioni sanitarie”. Quindi via il ticket regionale, resta quello nazionale che “Spero – ha chiosato Bresciani – non sia utilizzato esclusivamente per ripianare i conti di Regioni poco
virtuose”.
SPENDING REVIEW – “Andremo in Commissione Salute, che precede la Conferenza dei presidenti di Regione – ha sottolineato
l’assessore Bresciani – per capire come evitare i tagli lineari previsti dalla ‘spending review’ del Governo; la razionalizzazione dei costi va tradotta e collocata nei territori: il rapporto tra costi di produzione e servizi offerti ai cittadini non è uguale in tutte le Regioni d’Italia”.
“La nostra Regione, insieme a Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Marche, ha i conti a posto, è una delle più virtuose, ma questo
al Governo non interessa: la riduzione dei costi della sanità – ha spiegato Bresciani – massacra chi si è comportato bene, con i
bilanci in pareggio, riducendo i trasferimenti statali e dunque penalizzando chi ha lavorato bene mentre ci sono Regioni che hanno prodotto buchi colossali per curare non sempre adeguatamente i cittadini”.
TEST AMMISSIONE FACOLTÀ MEDICINA – Al Ministero della Salute, Renato Balduzzi, l’assessore Bresciani chiede di adeguare le
percentuali degli aventi diritto a partecipare ai test di ammissione alla facoltà di Medicina tenendo conto della effettiva popolazione: “perché il Lazio, la cui popolazione corrisponde al 9,1 per cento di quella nazionale, ha la facoltà di ammettere ai test di ingresso il 9,1 per cento di tutti coloro che intendono iscriversi a Medicina, mentre in Lombardia, che ha una popolazione pari al 16,3 per cento di quella nazionale, possono iscriversi ai test soltanto il 9,20 per cento e non il 16,3 per cento degli studenti?”.
PRIVATI NELLA FORMAZIONE UNIVERSITARIA – Più in generale, tra gli obiettivi dell’assessore alla Sanità della Regione Lombardia in materia di formazione universitaria, c’è l’intenzione di verificare se e come coinvolgere i privati: “Le industrie del settore possono andare a scegliersi i cervelli all’uscita dal liceo – ha spiegato – e contribuire a finanziare il loro percorso universitario. Se condotto e terminato con buoni risultati, le aziende avrebbero quindi l’opportunità di assumere professionisti altamente specializzati e con le competenze richieste”.
“Vogliamo aprire Regione Lombardia alla cultura – ha commentato l’assessore Bresciani – e non limitarla o chiuderla entro i
confini del finanziamento statale”.
Ufficio stampa Regione Lombardia

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