Rozzano, 17 aprile 2012 – Il destino della municipalizzata Api, azienda del Comune di Rozzano che si occupa di manutenzione, ristrutturazione e ampliamento dei beni comunali, dovrà essere definito entro il 2013. Una legge dello stato impone ai Comuni tra i 30.000 e 50.000 abitanti di poter detenere la partecipazione in una sola società. Ieri sera il consiglio comunale ha approvato
l’atto di indirizzo che definisce le possibili soluzioni.
“La nostra ipotesi è quella di creare le condizioni affinché altri Comuni dell’hinterland possano entrare in partecipazione nella società e superare così il vincolo dei 50.000 abitanti – spiega il sindaco Massimo D’Avolio – Api può diventare un’azienda sovracomunale e offrire servizi legati alla manutenzione degli immobili comunali, delle strade, del verde pubblico e alla gestone dei cimiteri. Abbiamo tempo fino al 2013 ma lavoriamo fin da ora per perseguire questo obbiettivo. Desidero rassicurare i lavoratori perché non sono in discussione i posti di lavoro ed è una nostra priorità salvaguardarli. La seconda ipotesi presa in considerazione, se non fosse possibile aggregare più Comuni, è quella di vendere il ramo d’azienda della varie attività di Api e di inserire come clausola sociale l’obbligo di mantenere il personale”.
La rete di teleriscaldamento, di proprietà di Api, sarà ceduta ad Ama che si farà carico del personale addetto alla manutenzione delle reti, con i relativi rapporti finanziari ed economici attivi e passivi. L’Amministrazione Comunale intende consolidare e ampliare il teleriscaldamento in molte zone della città e proseguire in questa direzione per ridurre drasticamente l’emissione delle polveri sottili con efficaci misure antismog e di tutela dell’ambiente.
“Firmeremo un accordo con Aler Milano – prosegue D’Avolio – per continuare a teleriscaldare i circa 6.000 alloggi del quartiere popolare dopo questi due anni di sperimentazione. L’operazione che vorremmo realizzare è la costituzione, mediante una gara ad evidenza pubblica, di una nuova società partecipata da Ama con il 51% di quote ma con la gestione in carico ai privati per realizzare, ampliare e gestire il teleriscaldamento, valutando l’ipotesi di aprire l’attività ad altri territori. Solo così potremo reperire risorse economiche per sviluppare la rete in coerenza con il Patto di stabilità. E’ un percorso obbligato poiché le normative nazionali vanno in quella direzione, direzione peraltro che ci sentiamo di condividere”.
Ufficio stampa Comune di Rozzano
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