Milano, 16 aprile 2012 – Il Comune, insieme alle associazioni di volontariato e alla Protezione civile, ha messo a disposizione le proprie strutture per dare alloggio alle 120 persone evacuate dopo l’incendio che stanotte ha bruciato le baracche del campo rom di via Sacile.
Le strutture messe a disposizione dal Comune hanno carattere temporaneo e sono adatte solo per fronteggiare l’emergenza, ma consentono di non dividere i nuclei familiari e, quindi, di non separare i minori dai loro genitori.
Ad accettare le soluzioni proposte sono 44 persone, che saranno ospitate dalla Protezione civile e dal volontariato. Fra i rom che troveranno sistemazione vi sono 19 minori, nove hanno meno di 5 anni, sei un’età compresa tra 5 e 10 e quattro hanno più di 10 anni. Fra le donne una è incinta.
“Abbiamo voluto tutelare bambini e donne e, per la prima volta, abbiamo evitato di dividere i nuclei familiari. Abbiamo individuato una soluzione immediata per fronteggiare la grave situazione che si è creata con l’incendio di ieri sera”, dichiarano gli assessori Marco Granelli (Sicurezza e Coesione civile, Polizia locale, Protezione civile e Volontariato) e Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali, Servizi per la Salute). “Il nostro tentativo è di superare la cultura dell’emergenza, provando non solo a fornire un tetto ma trovando anche soluzioni che riguardano il lavoro e la scuola. Per la prima volta abbiamo evitato di dividere i nuclei familiari”, concludono gli assessori.
Il campo rom è stato definitivamente chiuso e presto, sull’area interessata dal cantiere della MM per l’allargamento della Paullese, partiranno i lavori. Attualmente tutta la zona è presidiata dalla Polizia locale e dalle Forze dell’Ordine per impedire l’accesso e garantire la sicurezza e la legalità.
Ufficio stampa Comune di Milano
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