Milano – Malattia mentale. Majorino: “Chiediamo alla regione un piano per il dopo Opg”

Milano, 4 aprile 2012 – Stop agli ospedali psichiatrici giudiziari e apertura di una tavolo con Regione, Asl e Aziende ospedaliere per individuare soluzioni di accoglienza e cura umane e dignitose e prospettive di reinserimento per chi ancora si trova internato nelle strutture esistenti in Italia. Parte da Milano e dal convegno organizzato a Palazzo Marino “Stop Opg – Portiamoli a casa”, l’appello di rappresentanti delle istituzioni, parlamentari, consiglieri comunali e psichiatri per l’applicazione tempestiva da parte delle Regioni delle disposizioni contenute nella legge 9 del 17 febbraio 2012 (conversione del decreto legge 211/2011 “svuota carceri”), in base alle quali gli ospedali psichiatrici giudiziari devono essere chiusi entro il 31 marzo 2013 e per gli ex internati (1.400 persone in tutta Italia, una quarantina di milanesi), devono essere individuate e indicate, proprio dalle Regioni, strutture idonee all’accoglienza e alla cura. In particolare, la legge appena approvata prevede che ogni Regione debba provvedere alla creazione di nuove strutture residenziali psichiatriche, di carattere esclusivamente sanitario, dove trasferire le persone dimesse dagli ospedali psichiatrici.
Numerose le adesioni e gli interventi che si sono susseguiti in Sala Alessi: l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e i consiglieri comunali Ines Quartieri e Marco Cormio; il parlamentare Ignazio Marino, firmatario dell’emendamento al disegno di legge 3074 (conversione del decreto cd. “svuota carceri” n. 211 del 22 dicembre 2011), che ha permesso di fissare una data certa alla chiusura degli Opg; Antonella Calcaterra, avvocato penalista, patrocinante in Cassazione, consigliere della Camera penale di Milano; Stefano Cecconi, Cgil, Politiche della Salute e della Contrattazione sociale; Franco Rotelli, psichiatra, Presidente della Conferenza permanente della Salute mentale nel mondo “Franco Basaglia”; Luigi Benevelli, portavoce del Comitato StopOpg di Mantova; Alberto Villa, rappresentante di StopOpg Lombardia; Peppe dell’Acqua, psichiatra e direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste; Andrea Materzanini, psichiatra, direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Ospedale Mellino Mellini e Don Virginio Colmegna, Fondazione Casa della Carità.
“L’emendamento proposto dagli onorevoli Marino, Maritati e Casson, approvato nel contesto del disegno di legge ‘svuotacarceri’ ha rappresentato un’indubbia conquista di civiltà – ha dichiarato l’assessore Majorino –in quanto prevede entro marzo 2013 la definitiva chiusura degli attuali ospedali psichiatrici giudiziari, strutture indegne per le condizioni di vita delle persone internate, come ampiamente documentato proprio dalla Commissione di inchiesta presieduta dal senatore Marino, e pone le premesse per il trasferimento certo dei 320 soggetti già dichiarati immediatamente dimissibili”. “A fronte di tutto questo – ha aggiunto Majorino – riteniamo quindi nostro compito, pur non avendo il Comune deleghe operative riguardo a questo problema, chiedere con forza a Regione Lombardia di ottemperare ai contenuti e alle scadenze indicate dalla legge, aprendo al più presto un tavolo specifico con Asl e Aziende ospedaliere per verificare le condizioni migliori di tutela e di reinserimento dei nostri concittadini ancora rinchiusi in queste strutture”.
Ufficio stampa Comune di Milano

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*



otto − = 3