Milano, 23 marzo 2012. E’ on line l’Open Data di Regione Lombardia (www.dati.lombardia.it). Messo a punto da Lombardia Informatica, utilizza la stessa piattaforma digitale americana e lo stesso format di quello del Governo degli Stati Uniti.
Milioni di dati posseduti dalla pubblica amministrazione messi a disposizione di cittadini, imprese e sviluppatori di App. E una
estrema facilità di utilizzo.
Il nuovo servizio – il più avanzato fra quelli disponibili in Italia – è stato illustrato stamane dal presidente Roberto Formigoni e dall’assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari, insieme agli esponenti di realtà che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera: il rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone; il direttore di Confindustria Digitale, Federico Barilli; il presidente della Commissione nazionale ICT di Confcommercio, Giorgio Rapari, e il Chief Technology Officer EXPO Spa, Valerio Zingarelli.
Il portale ha già al suo interno 20 data-set ed arriverà a contenerne a breve 138 riguardanti i più vari settori di interesse, dalla sanità allo sport, dalla scuola al turismo. “Un grande passo avanti nella democrazia digitale” per il presidente Formigoni; “una grande operazione trasparenza a vantaggio dei cittadini” per l’assessore Maccari.
UNA DEMOCRAZIA DIGITALE – Così Formigoni ha definito la rivoluzione digitale che, con un semplice click, permette di accedere a un’unica grande banca dati dove sono consultabili, in modo libero e gratuito, un’ampia quantità di informazioni già in possesso della Regione che riguardano l’economia, la società, il territorio e le istituzioni lombarde.
I DATA SET – Rappresentano il cuore del sistema, i ‘cassetti’ dell’immenso archivio dal quale accedere alle informazioni. Oggi
sono 20 quelli già disponibili (pagamento del bollo auto, impianti sportivi, biblioteche comunali, musei, fiere, piste da sci, scuole, agriturismi, rifugi montani, architetture, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, consultori pubblici, comunità per minori, Istituti di riabilitazione extraospedaliera, RSA e Centri diurni per anziani, Hospice e Comunità socio-sanitarie e Residenze sanitarie per disabili) ed entro breve diventeranno 138.
UN UNICUM NEL PANORAMA NAZIONALE – “Un vero e proprio mutamento di mentalità nel modo di fare e presentare la pubblica amministrazione – ha detto Formigoni -. Nel mondo, gli Open Data si stanno diffondendo ma in Italia i portali simili sono ancora
pochissimi. Quelli degli Enti pubblici si contano sulle dita di una mano e nella maggior parte dei casi sono ancora immaturi.
Noi abbiamo preso a modello le migliori esperienze statunitensi, questo ci ha consentito di realizzare un portale all’avanguardia. Ma soprattutto l’OpenData di Regione Lombardia è di facile utilizzo per tutti i potenziali utenti”.
UN SITO PER TANTI USI – In concreto come semplificherà la vita l’Open Data? Lo ha illustrato lo stesso presidente spiegando che
“servirà ai cittadini perché consente di trovare in modo molto rapido e molto semplice le informazioni di cui hanno bisogno.
Sarà utile anche per le esigenze delle aziende, che potranno consultare i dati necessari per le loro attività d’impresa.
Costituirà inoltre una grande occasione anche per gli sviluppatori di strumenti informatici, che potranno creare applicazioni in grado di semplificarci la vita”.
“IN LOMBARDIA” – Eccola, la prima ‘App’ in salsa lombarda, esempio concreto di cosa si può realizzare con Open Data. Da venerdì 30 marzo potrà essere scaricata gratuitamente dall’App Store di Apple ed installata su Ipad e Iphone, tra poco sarà disponibile anche la versione per Android. Suddivisa in macro-aree, costantemente aggiornata e geo-referenziata, offre indirizzi ed informazioni utili in merito al servizio che si sta cercando.
GIOVANI ALLA RIBALTA – Formigoni ha invitato i giovani a “scatenare la loro fantasia” nel concorso che a breve sarà presentato per la creazione di applicazioni che attingano proprio dall’Open Data di Regione Lombardia.
AGENDA DIGITALE – “Tutto quello che oggi presentiamo – hanno sintetizzato Formigoni e Maccari – è inserito nel più vasto piano dell’Agenda Digitale Lombarda, ovvero l’insieme di tutte le iniziative che Regione Lombardia, seguendo la strada indicata
dall’Europa, sta mettendo in atto per orientare e sostenere la crescita della ricerca verso un futuro dove innovazione,
semplificazione e digitalizzazione sono le leve fondamentali sia per raggiungere un cambiamento culturale nell’azione della
Pubblica Amministrazione, sia per accrescere la competitività del tessuto economico”.
“Questo percorso – ha concluso Maccari – ci consentirà di rafforzare la trasparenza per i cittadini e per le imprese e di fornire loro dati in grado di avvicinarli a noi. L’obiettivo dunque è quello di fare di fare della Lombardia Digitale la ‘casa’ di tutte le realtà pubbliche della regione, con ricadute favorevoli sia per le imprese che per i cittadini.
Ufficio stampa Regione Lombardia
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