Milano, 14 marzo 2012. Investimenti per 27 milioni di euro, introduzione di una specifica Dote Conciliazione per servizi alla persona e alle imprese, 13 accordi per la creazione di reti territoriali per la conciliazione, sperimentazioni di welfare aziendale e interaziendale, sinergie con altre politiche per la competitività delle aziende, ampio coinvolgimento del Terzo Settore. Sono questi alcuni dei risultati principali dell’azione di Regione Lombardia sul tema della conciliazione, a partire dal novembre 2010 quando, per volontà del presidente Roberto Formigoni, è stato insediato il Comitato Strategico Conciliazione Donna Famiglia Lavoro. Ne dà conto il Libro Bianco promosso in collaborazione con Altis, Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Sempre in collaborazione con Altis viene attribuito ogni anno il Premio Conciliazione, a Enti o aziende che hanno realizzato esperienze avanzate in questo campo. Da quest’anno il Premio, da regionale, diventa mondiale, avrà 5 vincitori, uno per continente, e sarà connesso alla Giornata Mondiale delle Famiglie, che si celebrerà a Milano con la presenza di Papa Benedetto XVI.
LA CONFERENZA STAMPA – Di tutto questo si è parlato in una conferenza stampa tenuta dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, insieme con l’assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, al delegato del presidente per le Politiche dei tempi e Tutela dei consumatori Monica Guarischi, al direttore di Altis – Università Cattolica Mario Molteni. Hanno portato le esperienze delle loro imprese, diversissime per dimensione e tipologia, Fausto Palumbo, direttore Risorse umane di Nestlé Italia e Anna Josè Buttafava, titolare di negozi di parrucchiera nel Lodigiano.
L’ESPERIENZA DELLA NESTLÉ – La Nestlé, già premiata lo scorso anno, ha sviluppato in maniera esemplare l’applicazione del part-time (“La nostra direttrice del personale di San Pellegrino – ha detto Palumbo – è part time”), l’estensione con ottimi risultati del telelavoro, l’implementazione del congedo parentale di paternità, portato sino a 2 settimane.
LA PARRUCCHIERA DI CODOGNO – Anna Josè, altra premiata dello scorso anno, possiede tre saloni di parrucchiera a Codogno, Lodi, Casalpusterlengo; una trentina di dipendenti, quasi tutte donne, attualmente 4 in congedo di maternità. Ha creato per le dipendenti un servizio di stireria gratuito (prima con contributo pubblico, poi a spese della sua azienda); ha realizzato poi un importante ‘baby parking’, dapprima per dipendenti e clienti, poi aperto a tutti, grazie a un bando della Regione Lombardia.
PARTIRE DALL’ASCOLTO DEI BISOGNI – “Con l’istituzione del Comitato Strategico Conciliazione Donna Famiglia Lavoro – ha spiegato Formigoni – Regione Lombardia ha direttamente coinvolto i principali protagonisti del tema conciliazione, dando la massima attenzione all’ascolto dei bisogni, delle proposte, delle idee di persone, famiglie, imprese, parti sociali e terzo settore”.
APPREZZAMENTO DELLA UE – “A seguito di questo ampio processo di consultazione e condivisione – ha aggiunto Boscagli – siamo giunti alla formulazione del Libro Bianco, che propone azioni concrete in 2 macro aree: impresa-lavoro e famiglia-territorio da realizzare nel triennio 2011-2013 e che è stato recentemente oggetto di forte apprezzamento in sede comunitaria”.
GLI ACCORDI TERRITORIALI – A partire dalle province di Mantova, Monza e Brianza e Cremona, scelte come apripista, sono stati sottoscritti 13 accordi per la creazione di reti territoriali per la conciliazione (con associazioni di categoria, sindacati, organismi del terzo settore e privati), cui hanno fatto seguito 13 Piani di Azione specifici.
LA DOTE – Sono state dunque avviate (integrando risorse nazionali e risorse del Fondo Sociale Europeo) alcune specifiche misure, come la Dote Conciliazione, articolata in Dote servizi alla persona e Dote servizi all’impresa:
– la Dote servizi alla persona – sperimentata nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Mantova e Monza e Brianza – ha lo scopo di agevolare i genitori che rientrano dall’assenza facoltativa per maternità o paternità, permettendo l’acquisizione di servizi a sostegno dei compiti di cura della famiglia presso i soggetti gestori accreditati; al 15 febbraio scorso erano state ammesse 578 domande di dote, di cui 488 per asilo nido, 33 per micronidi, 23 per centri per la prima infanzia e 33 per nidi famiglia;
– la Dote servizi alle Imprese – sperimentata sempre nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Mantova e Monza e Brianza – ha l’obiettivo di offrire incentivi alle Piccole e Medie Imprese per l’assunzione di madri disoccupate con almeno un figlio a carico inferiore ai cinque anni; sempre al 15 febbraio, le richieste erano 263, di cui 102 da micro imprese, 63 da piccole imprese e 98 da medie imprese. Durata del contratto: 28 fino a sei mesi, 127 maggiore di sei mesi, 108 a tempo indeterminato.
LE RETI DI IMPRESA – Inoltre Regione Lombardia, con un finanziamento di 5 milioni di euro, sostiene le reti di impresa cioè più aziende aggregate per individuare possibili soluzioni a favore dei propri lavoratori con la collaborazione dei soggetti già presenti sul proprio territorio e favorendo sperimentazioni di welfare aziendale e interaziendale. Alle imprese è stato chiesto di cofinanziare gli interventi per almeno il 20 per cento del costo complessivo.
RISULTATI – Grazie agli accordi territoriali, sono stati avviati 33 progetti di durata biennale, a favore di oltre 6.300 lavoratori dipendenti. Queste le principali tipologie degli interventi: flessibilità nell’organizzazione del lavoro; interventi a supporto degli impegni di cura familiare; sperimentazione di accordi contrattuali di secondo livello; forme di flessibilità nell’orario di lavoro; adesione a fondi di assistenza sanitaria integrativa; interventi flessibili di tipo socio educativo per i figli minori dei dipendenti;
organizzazione di servizi flessibili di trasporto, mensa, spesa, lavori domestici.
PROGETTI 2012 – All’interno del Programma Sperimentale sulla Responsabilità Sociale di Impresa si prevede di stanziare, nel 2012, un contributo di 900.000 euro per progetti su diversi ambiti, fra i quali figurano il supporto e l’accompagnamento dei lavoratori durante le fasi di transizione della vita e della carriera professionale.
Ufficio stampa Regione Lombardia
Lascia un commento