Basiglio, 29 febbraio 2012 Il Comune di Basiglio dice no alla norma per il trasferimento di fondi alla tesoreria unica centrale, contenuta nel Decreto per le liberalizzazioni. E, di fronte all’obbligo per gli Enti locali di trasferire allo Stato tutti i soldi (a eccezione di quelli derivanti da mutui e prestiti) depositati presso le proprie tesorerie, introdotto dall’articolo 35 del decreto, si oppone congelando qualsiasi versamento.
“Oggi scade il termine per il trasferimento della prima tranche di fondi (pari il 50% delle risorse) alla tesoreria unica, ma il nostro Comune ha già dato comunicazione all’istituto di credito al quale sono affidate le risorse della tesoreria di non trasferire nulla. – spiega il Sindaco, Marco Flavio Cirillo – Questo perché la norma adottata dal Governo Monti viola palesemente i principi costituzionali, ledendo l’autonomia dei Comuni e privandoli di risorse fondamentali per garantire i servizi per i cittadini”.
Conseguenza di tutto ciò è che i Comuni, così come le Province e le Regioni, saranno costretti a far fronte a questa diminuzione di risorse riducendo i servizi o aumentando le tariffe. “Un tema sul quale gli Enti locali devono unire le forze e dare battaglia – attacca Cirillo – tanto più che il Governo dimostra ancora una volta di non avere contezza della composizione dello Stato Italiano, nel quale il Titolo V della Costituzione prevede che tutti gli enti siano sullo stesso livello e quindi non si capisce a che titolo lo Stato possa imporre ai Comuni di trasferire le loro risorse”.
Proprio per questo motivo, “mi aspetto che il presidente dell’Anci, Graziano Delrio, convochi al più presto una manifestazione di tutti i Comuni. Quando c’era il Governo Berlusconi l’associazione era in piazza tutti i giorni per protestare contro questo o quel provvedimento: cosa aspettiamo a muoverci e a scendere in piazza per difendere i Comuni da quella che rappresenta una vera e propria rapina?”
Ufficio stampa Comune di Basiglio
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