Milano, 22 febbraio 2012. La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Istruzione, Formazione e Cultura
Valentina Aprea, ha approvato la delibera che rende operativo il Piano di organizzazione delle rete delle istituzioni scolastiche, in attuazione del DL 98/2011, ossia la manovra economica varata dal Governo nel luglio scorso.
Il Piano conclude in maniera proficua un complesso processo di confronto a livello nazionale, regionale e locale, valorizzando
il compito di programmazione territoriale da parte delle Province, secondo linee guida regionali, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà verticale previsto dalla legge regionale 19 del 2007.
CONFRONTO CON REALTÀ TERRTORIALI – “Sono state pienamente rispettate – spiega l’assessore Aprea – le scelte realizzate dalle Province a livello territoriale”. Regione Lombardia ha accompagnato l’attuazione della norma attraverso il dialogo con le diverse realtà territoriali lombarde e un’attiva partecipazione ai tavoli di confronto tra Regioni e Ministero competente, in modo che l’accorpamento degli istituti avvenisse secondo criteri di gradualità ed equità, tenendo in debito conto le specificità locali e le situazioni complesse.
IL PIANO – Il Piano individua 1227 autonomie scolastiche in Lombardia, di cui 865 del primo ciclo di istruzione e 362 del secondo ciclo. Per quanto concerne in particolare il primo ciclo, è stata data attuazione all’art. 19 della manovra economica nazionale, che prevede la cosiddetta “verticalizzazione” delle scuola dell’infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado in istituti comprensivi. In particolare, il numero oltre il quale non è previsto l’accorpamento in istituti comprensivi è di 1.000 studenti, ridotto a 500 per i piccoli centri. La norma si applica ad asili, scuole primarie e secondarie di primo grado.
Per quanto riguarda il dirigente scolastico in condivisione con altri istituti, il limite stabilito dalla delibera – in attuazione di quanto disposto sempre dalla legge nazionale – è di 600 studenti, ridotto a 400 per i piccoli centri.
SERVIZI PIÙ EFFICIENTI – “Alcune Province come quelle di Bergamo, Brescia e Varese – aggiunge l’assessore Aprea – hanno impresso un’accelerazione al processo di verticalizzazione.
Altre realtà, come ad esempio la città di Milano, che ha però una complessità storica, hanno chiesto più tempo”. In ogni caso,
il processo sarà completato per tutto il territorio regionale entro il 10 settembre 2012 con riferimento all’anno scolastico
2013/14.
“Questo ci consente già dal prossimo anno scolastico – spiega ancora l’assessore Aprea – di lavorare meglio per la continuità
pedagogica dei tre livelli della scuola di base e di erogare i servizi di Regione Lombardia, come quelli relativi ad esempio
alla dispersione scolastica, secondo una logica di sistema più efficiente e quindi con risultati più efficaci”.
Ufficio stampa Regione Lombardia
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