Milano, 11 febbraio 2012 – Grazie ad una segnalazione giunta direttamente all’assessore alla Casa Lucia Castellano, è stato possibile scoprire un caso di subaffitto nelle case Aler di via Giambellino 58. Una famiglia di tre persone, madre (ecuadoregna di 34 anni, regolarmente residente in Italia), padre e figlio di 4 anni, vivevano nel sottoscala in una cantina trasformata in monolocale, pagando 500 euro al mese.<"--more-->
Il grave episodio è stato oggetto di verifiche immediate da parte dell’assessorato che, in pochi giorni, ha organizzato l’intervento congiunto con gli uomini della Polizia locale che operano per il Settore Casa e Demanio e Aler.
“Abbiamo convinto la donna a sporgere denuncia – spiega l’assessore Castellano – e coinvolto i Servizi sociali del Comune affinché la famiglia trovi una sistemazione dignitosa. La donna ha anche fatto richiesta di residenza a Milano e, una volta ottenuta, sarà idonea a chiedere l’assegnazione di un alloggio popolare. Ringrazio la Polizia locale ed Aler per aver collaborato con l’assessorato, contribuendo a far emergere questa brutta vicenda”.
Sono scattate subito le verifiche sulla posizione dell’uomo che ha subaffittato la cantina. Viveva nello stesso stabile con la moglie, che è assegnataria dell’alloggio e da cui si è separato. L’uomo aveva chiesto alla famiglia anche una cauzione di 1.000 euro per l’uso dei mobili presenti nel locale.
“Non si può accettare – commenta ancora l’assessore Castellano – che qualcuno approfitti e lucri sulle difficoltà altrui. Continueremo a lavorare su questo fronte, raccogliendo le segnalazioni e verificando caso per caso. Anche per questo motivo, nel corso dei sopralluoghi che sto conducendo negli stabili popolari, chiedo ai residenti di comunicare sempre le situazioni sospette”.
Ufficio stampa Comune di Milano
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