Milano, 01 febbraio 2012. Circa 10.000 ragazzi di età compresa tra i 10 e i 13 anni, sette Province lombarde coinvolte, Regione
Lombardia, Provincia e Comune di Milano, Coni, le squadre di calcio Milan, Inter, Brescia, Monza e Lecco, oltre a Olimpia Milano (basket), Hockey Milano, Gabeca Monza (pallavolo). Sono i protagonisti di ‘Io tifo positivo – Nel segno di Candido Cannavò’. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, prevede incontri formativi nelle scuole alla presenza di testimonial delle squadre che hanno aderito al progetto, eventi sportivi e di gioco arricchiti da un tifo “positivo”, con la ferma condanna degli episodi di violenza, purtroppo ancora troppo frequenti sugli spalti degli stadi di calcio, soprattutto.
RISPETTO E TOLLERANZA – “Crediamo fortemente in questo progetto e lo sosteniamo con convinzione – ha sottolineato l’assessore
regionale allo Sport e Giovani Monica Rizzi -, perché il problema del tifo violento negli stadi è da affrontare non solo con i metodi repressivi, che hanno dato risultati finora poco brillanti, ma educando i nostri ragazzi a un comportamento da veri sportivi. A loro affidiamo il compito di costituire un esempio non solo per i loro coetanei ma anche per i genitori”.
Le parole chiave di ‘Io tifo positivo’, la cui realizzazione è affidata a Comunità Nuova onlus, di cui è presidente don Gino
Rigoldi, sono: rispetto, tolleranza, educazione, impegno, sana competizione, divertimento, lealtà e accettazione della sconfitta.
I giovani coinvolti in questa iniziativa dovranno mettersi alla prova e dimostrare di aver appreso il gusto di tifare per lo
sport e contro ogni forma di violenza e discriminazione.
CULTURA NUOVA – “Anche quest’anno – ha aggiunto l’assessore Rizzi – si rinnova il sodalizio tra istituzioni, associazioni,
territorio e mondo sportivo. Una sinergia vincente, all’insegna della promozione dei valori positivi dello sport e di una
cultura della sportività”.
Rivolgendosi a una rappresentativa delle scolaresche oggi intervenuta alla conferenza stampa di presentazione, l’assessore Rizzi ha insistito sulla necessità di un cambio di cultura per contrastare i fenomeni di violenza che si verificano nei luoghi in cui si pratica sport: “Vogliamo lavorare insieme ai voi – ha detto ai ragazzi – e non su di voi, per crescere insieme a voi”.
Secondo l’assessore regionale l’obiettivo da raggiungere entro il 2015 è il coinvolgimento di tutte le Province lombarde.
All’incontro di presentazione di ‘Io tifo positivo’ hanno partecipato il consigliere regionale Giorgio Puricelli, l’assessore provinciale allo Sport Cristina Stancari, l’assessore comunale allo Sport Chiara Bisconti, Alessandro Cannavò, figlio del giornalista Candido, a cui l’iniziativa è intitolata, e rappresentanti delle società sportive coinvolte nel progetto.
Ufficio stampa Regione Lombardia
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