Milano, 27 gennaio 2012. “La giornata della memoria è una celebrazione fondamentale per noi stessi, per il nostro presente e per il nostro futuro, è il ricordo di una tragedia orribile: uno Stato che ha perseguitato una parte dei suoi cittadini solo perché semiti; un orrore senza fine che però ci serve di ammonimento, perché è sempre possibile che noi stessi ripetiamo il male. Magari non un male radicale e sconfinato come è stata la Shoah, ma possiamo anche noi vivere il sentimento dell’odio, dell’ostilità, dell’indifferenza e della contrapposizione rispetto agli altri, che avvelena la nostra società e la nostra quotidianità”. E’ quanto dichiara il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nella Giornata della Memoria.
UNA LEZIONE MOLTO FORTE – “Il ricordo – sottolinea Formigoni – rappresenta una lezione molto forte ed è bene che ogni anno si
mediti sui valori imperituri dell’uomo, la dignità della persona, la necessità del rispetto reciproco, il valore unico e irripetibile di ogni persona, che va salvaguardata nella sua personalità perenne. Questo è un momento che vorrei che fosse
dedicato ai giovani perché devono conoscere la storia, sapere quello che di bene è stato fatto e quello che di male è stato
possibile e devono prepararsi ad essere protagonisti di un mondo diverso, migliore, fondato sul rispetto di ciascuno”.
“Penso anche – aggiunge Formigoni – a quel bellissimo passaggio dei perseguitati che si sostenevano l’un l’altro recitando alcuni passi delle opere fondamentali della saggezza umana. Ne parla Primo Levi a proposito dei versetti della Divina Commedia “fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”. È la capacità dell’uomo, nell’abisso della sua sventura, di saper elevarsi al di sopra di tutto grazie ai valori dello spirito. Questa testimonianza di dignità radicale è una cosa bellissima: è la testimonianza di come l’uomo possa attingere alle vette più alte della sua dignità anche quando la sua posizione fisica è l’abominio della persecuzione e della miseria in cui altri hanno voluto cacciarlo. Grazie amici ebrei, perché la vostra testimonianza rimane imperitura”.
Ufficio stampa Regione Lombardia
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