Milano – Area C, Podestà: «Il rischio è creare un’isola per ricchi. Inutile scimmiottare Londra senza averne i servizi»

Milano, 10 gennaio 2012 – «Sono critico nei confronti di Area C anche alla luce dell’esperienza maturata con Ecopass, dove, s’era fatta una sperimentazione per vedere quanto fosse possibile un miglioramento delle condizioni ambientali e, a distanza di due anni, il risultato è stato tale da non giustificare tale scelta – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà -. Si è appurato, infatti, che difficoltà e disturbo arrecati ai cittadini non sono compensati da apprezzabili benefici della qualità dell’aria. Con il provvedimento che sarà attuato dal Comune di Milano, non solo non si avvertiranno giovamenti ma, anzi, si concentrerà, al di fuori dell’Area C, molto più traffico e maggiori emissioni inquinanti. In modo ideologico, invece, s’è voluto scimmiottare altre città, forti di una “circle line” della metropolitana; penso per esempio a Londra, capace di garantire servizi adeguati, non paragonabili ai nostri. Con questa nuova tassa esisterà un’isola all’interno della città dove potranno recarsi solo i ricchi, coloro i quali cioè, non avranno problemi a pagare i 5 euro dovuti per l’ingresso, e al di fuori di essa ci sarà un incremento delle auto che cercheranno affannosamente un parcheggio. Ribadisco, ancora una volta, dopo averlo ripetuto in tutte le sedi, che Area C è un provvedimento da modificare poiché non va nella direzione voluta dai cittadini come testimoniato pure dalla raccolta firme di ieri pomeriggio in Largo La Foppa. L’esempio di Londra sottolineato precedentemente, non è fatto a caso perché, dal mio punto di vista, anche per quanto riguarda questo tipo di azioni, bisognerebbe sempre ragionare, e prendere decisioni, a livello di Area metropolitana. D’altra parte l’obiettivo che dobbiamo perseguire, traguardando il 2015, è quello di intercettare gli oltre 700.000 autoveicoli che entrano nel capoluogo spostando sempre più fuori città i punti di interscambio gomma-ferro. Operare in una logica di Governo d’area metropolitana agevolerà la possibilità di prolungare le metropolitane e le metrotranvie all’esterno migliorando, di fatto, la correlazione esistente fra il sistema dei treni utilizzati dai pendolari e il servizio pubblico. Potremo raggiungere quest’obiettivo solo se Milano eviterà, al di là dei colori delle Amministrazioni che si susseguono, di poter pensare di gestire in proprio questo tema senza tenere in debita considerazione le esigenze di tutti i cittadini, compresi i quasi due milioni della provincia. Per questo motivo, reputo ineludibile l’istituzione della Città metropolitana. A tal proposito ho già individuato il percorso da intraprendere, proprio con il sindaco Pisapia, incardinato sull’esigenza di costruire dal basso questo nuovo sistema di governo del territorio capace di assicurare ai cittadini di Milano e del Milanese l’adozione di politiche di area vasta in grado di armonizzare le scelte riguardanti i trasporti pubblici, l’ambiente, le politiche attive del lavoro, la formazione professionale, tutti temi che non è più possibile affrontare esclusivamente su scala urbana».
Ufficio stampa Provincia di Milano

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