Corsico – Un patto europeo contro l’illegalità

Corsico (30 novembre 2011) – Un confronto continuo sulle buone prassi, sulle strategie che si possono mettere in campo per contrastare ogni forma di illegalità, da quella più piccola a volte anche involontaria, a quella premeditata. E il “Laboratorio legalità Corsico” è diventato un punto di riferimento e di confronto anche a livello internazionale. Nei giorni scorsi, infatti, la sindaca Maria Ferrucci è stata invitata come relatrice al convegno, tenutosi a Bruxelles, dal titolo European Caravan for Legality: models and tools to promote legalità.
Un’occasione per consolidare la sinergia tra istituzioni e associazioni, come Libera, impegnate soprattutto sul fronte della cultura della legalità. “Dobbiamo incidere sulle radici del problema – dice Ferrucci – cercando di innescare dei circoli virtuosi, che possano essere emulati e diventare un esempio di buoni comportamenti. Solo così garantiremo soprattutto equità e giustizia sociale, che è quello che i cittadini onesti chiedono con insistenza alle istituzioni, soprattutto ai Comuni con i quali hanno un contatto più diretto”.
L’iniziativa d’oltralpe è stata organizzata in partnership con diverse associazioni europee, tra le quali anche Avviso Pubblico – enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie, della quale il Comune di Corsico è membro e coordina il gruppo di lavoro per la definizione del database di monitoraggio del territorio, per prevenire situazioni a rischio.
All’incontro di Bruxelles hanno partecipato anche Andrea Campinoti e Pierpaolo Romani, rispettivamente presidente e coordinatore nazionale di Avviso Pubblico.
Durante il convegno, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di diversi paesi europei, sono stati presentati i risultati del progetto “European Caravan for Legality”, promosso da Arci Nazionale, in partnership con una serie di altre associazioni, tra cui Avviso Pubblico.
I risultati del progetto, presentati da Luigi Lusenti di Arci, sono stati: più di 20.000 km percorsi con i furgoni della Carovana antimafie, più di 40 ONG coinvolte, più di 30 enti locali coinvolti, più di 100 iniziative realizzate con il coinvolgimento attivo di 15.000 cittadini. “Non ci può essere mafia senza rapporti con la politica- sottolineano Campinoti e Romani – ma ci deve essere una politica senza rapporti con la mafia. Per questo dobbiamo sostenere chi pratica la buona politica, intesa come servizio per il bene comune. Una buona politica garantisce una buona democrazia, una buona economia, garantisce la coesione sociale, garantisce i diritti e riduce i conflitti”. Il presidente e il coordinatore nazionale hanno sottolineato come Avviso Pubblico si stia operando per raccogliere e diffondere buone prassi che garantiscano “trasparenza, partecipazione e convenienza della legalità”.
Avviso Pubblico ha attivato un gruppo di lavoro dedicato ai rapporti internazionali per creare una rete di enti locali anche all’estero – a livello europeo ed extraeuropeo – che sia in grado di prevenire e di contrastare il fenomeno mafioso e di fornire utili indicazioni sul riutilizzo dei beni confiscati, tematica sulla quale l’Unione Europa ha dimostrato un particolare interesse.
Ctr Comunicazione

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