LOMBARDIA. FORMIGONI: EUROBOND ANTIDOTO A SPECULAZIONE

Milano, 21 novembre 2011. “Gli eurobond sono l’unica misura, assieme alla trasformazione della Banca centrale europea, a quello che si suole chiamare prestatore di ultima istanza, per fermare la speculazione contro l’euro”. Dal palcoscenico di Matching 2011
il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni appoggia la proposta di salvare la moneta unica con l’emissione di
eurobbligazioni, così da creare un mercato del debito sovrano più stabile. Ospite della settima edizione di Matching assieme al commissario europeo Antonio Tajani e al presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, Formigoni ha riflettuto sulla necessità di introdurre eurobond di stabilità.
DALL’EURO LA COMUNE STABILITÀ – “In questo momento – ha detto Formigoni – la crisi che più preoccupa e che più ci attanaglia è
l’attacco speculativo contro l’euro. È un attacco rivolto a tanti Paesi, finalizzato a far saltare l’euro. L’euro, con tutti i suoi difetti, è la moneta che può dare stabilità: se saltasse per aria, sarebbe un aggravamento esponenziale dei problemi che
abbiamo”. Per questa ragione il presidente vede “con preoccupazione” la posizione espressa dalle autorità tedesche, che si sono dichiarate contrare alla prospettiva degli eurobond.
DALL’ITALIA FORTE OFFENSIVA – Per Formigoni è giunto il momento di risolvere alcune mancanze, che sono state fatte nella costruzione dell’euro stesso. Per questo appoggia la prospettiva di creare obbligazioni del debito pubblico dei Paesi facenti parti dell’eurozona e di trasformare la Banca centrale europea in garante della moneta unica. “Mi auguro – commenta il presidente – che da parte del Governo italiano e degli altri Governi europei, che credono nell’euro, ci sia un’offensiva molto forte”.
LE 7 MOSSE DI REGIONE CONTRO LA CRISI – Non è solo alla prospettiva europea che Formigoni rivolge il suo pensiero nel corso dell’intervento a Matching 2011. Sette, complessivamente, le mosse fondamentali in cui Regione Lombardia è impegnata per contrastare la crisi:
1) sostegno alla crescita dimensionale delle imprese attraverso forme di aggregazione e di rete come il
bando Ergon;
2) sostegno agli investimenti in ricerca come dimostra l’accordo di programma del valore di 150 milioni di euro sottoscritto con il Miur;
3) sostegno alla vocazione internazionale del nostro sistema imprenditoriale con investimenti, per il 2011, pari a 10,3 milioni di euro e, in particolare, il bando voucher per la promozione all’estero delle micro e piccole imprese lombarde;
4) potenziamento delle infrastrutture con investimenti da 10 miliardi di euro che porteranno alla realizzazione di grandi opere come la Brebemi, la Pedemontana e la Tem;
5) sostegno al credito;
6) accelerazione dei tempi di pagamento entro 90 giorni da parte di Regione Lombardia;
7) misure di semplificazione dei rapporti tra imprese e Regione Lombardia coinvolgendo enti locali e Camere di commercio;
8) accrescimento dell’attrattività del territorio con l’attrazione di investimenti in Lombardia come dimostra l’insediamento nel Milanese di un centro di ricerche da parte della multinazionale delle telecomunicazioni cinese Huawei;
9) infine, la rete di aiuto all’impresa attraverso la nascita di Raid, una task force di cervelli messa a disposizione delle
aziende in difficoltà.
L’INCONTRO CON AL MANA DEL QATAR – Prima del dibattito politico Formigoni ha incontrato Saud Al Mana e Saleh Al Baker,
rispettivamente ceo della holding Al Mana group e direttore della divisione oil and gas. Esplicita la richiesta degli imprenditori del Medio Oriente di poter collaborare con le aziende lombarde e, in particolare, con i tecnici lombardi.
Ufficio stampa Regione Lombardia

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