Lombardia. Regione e ANCI al fianco dei piccoli Comuni

Milano, 07 novembre 2011. Gli assessori regionali Romano Colozzi (Bilancio, Finanze e Rapporti istituzionali) e Carlo Maccari
(Semplificazione e Digitalizzazione), hanno incontrato oggi una delegazione dell’Associazione Nazionale dei Comuni (Anci) della
Lombardia. Tema del confronto: la normativa nazionale che obbliga i Comuni a gestire servizi e funzioni fondamentali in
modo associato con un minimo di 10.000 abitanti. Cosa piuttosto difficile in una Regione come la Lombardia, dove sono presenti
1088 piccoli Comuni (cioè con meno di 5000 abitanti), spesso molto lontani fra loro, e quindi interessati dalla norma che
entrerebbe in vigore a partire dal 1 gennaio 2012. Addirittura 326 contano meno di 1000 abitanti. I limiti della normativa
nazionale sono stati quindi giudicati eccessivi per le esigenze lombarde.
Da qui la possibilità che Regione Lombardia adatti, con propria Legge, la normativa nazionale ai contesti e alle esigenze del
territorio lombardo, caratterizzato da una forte differenziazione a livello territoriale e dall’alta qualità dei servizi esistenti. Insieme alla revisione dei limiti demografici, verrà tracciato un percorso di ampio respiro che miri a valorizzare l’efficienza e l’efficacia delle gestioni associate.
“Giudico l’incontro molto positivo – ha detto Maccari -. E’ importante non lasciare da soli i Comuni in questa fase delicata; vanno valorizzate le buone pratiche che sono in grado di mettere in atto, spesso associandosi tra loro. In questo modo la gestione associata dei servizi non va vista solo come l’occasione per risparmiare, ma anche come possibilità per i piccoli Comuni di offrire servizi di qualità analoga a quella dei più grandi”.
“Regione Lombardia in materia di associazionismo ha avviato da anni un proprio modello di eccellenza in chiave federalista – ha
spiegato l’assessore Colozzi – attraverso diversi strumenti di legge che riguardano i piccoli Comuni, le Unioni e le Comunità
montane. Un modello che potrebbe essere in parte adattato alle recenti normative nazionali, ma senza essere snaturato, perché
ha già dimostrato di funzionare in modo efficace e virtuoso”.
“La normativa statale così com’è rischia seriamente di compromettere i risultati raggiunti fino a oggi dalle Unioni di Comuni lombarde – ha commentato la presidente del Dipartimento Piccoli Comuni di ANCI Lombardia Ivana Cavazzini -. Si tratta di un processo in cui molte risorse sono state investite anche da parte regionale. Apprezziamo la volontà della Regione di esercitare le sue competenze in materia e siamo disponibili ad affrontare con la Regione il tema dell’efficienza e della virtuosità delle gestioni associate”.
Ufficio stampa Regione Lombardia

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