Milano, venerdì 7 ottobre 2011 – Questa mattina l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino ha fatto visita al Sindaco di Pieve Emanuele, Rocco Pinto. Ieri il primo cittadino di Pieve aveva contattato l’assessore Majorino per chiedergli consigli e aiuto per la gestione del 350 stranieri richiedenti asilo ospiti nel suo Comune.
“Pieve Emanuele – ha dichiarato l’assessore – ha sulle proprie spalle un carico assolutamente eccessivo di gestione dei richiedenti asilo provenienti dal nord-Africa, a causa delle scelte inadeguate fatte questa estate dal Governo. Ci siamo messi a disposizione del Comune di Pieve, a prescindere dal “colore” della Giunta che lo governa, per supportarlo con suggerimenti e informazioni utili rispetto alle problematiche relative all’accoglienza e alle modalità di erogazione delle risorse da evolvere ai
migranti. Accogliere i profughi è un dovere morale ed etico a cui non ci si può sottrarre. Con questo spirito – ha proseguito Majorino – abbiamo fatto e faremo la nostra parte nel totale rispetto di quanto disposto dalla Prefettura. Stiamo sperimentando un “modello Milano”, unico nel panorama nazionale, che punta sulla responsabilizzazione del Comune nella gestione della presenza dei migranti. In quest’ottica abbiamo già accolto 35 richiedenti asilo provenienti da Pieve, che vanno ad aggiungersi ai 440 rifugiati “storici” già accolti da Milano ”.
Il Comune di Milano ha chiesto l’immediata convocazione di un tavolo in Prefettura per individuare le modalità necessarie per sostenere la città di Pieve Emanuele, che non può essere lasciata sola nella risoluzione della difficile situazione in corso.
“Ancora una volta – ha detto l’assessore Majorino – lanciamo un appello perché tutti i paesi della provincia e della regione, in base alle proprie possibilità, facciano la propria parte nell’accoglienza dei profughi.
Inoltre, chiediamo al Governo di spiegare in maniera limpida cosa accadrà nei prossimi mesi quando sarà terminato l’iter del riconoscimento dello status di Rifugiato. Non vorremmo, infatti, che enti locali e terzo settore – ha concluso – ereditino in futuro la totale gestione dei migranti senza chiare indicazioni e strumenti provenienti dal Governo”.
Ufficio stampa Comune di Milano
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